SENEGAL - Informazioni utili |
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DOCUMENTI DI INGRESSO: cittadini italiani possono entrare in Senegal senza visto e trattenersi nel paese per 90 giorni. Sarà sufficiente essere in possesso del passaporto con una validità minima di sei mesi. CAPITALE: Dakar SUPERFICE: 196.190 kmq POPOLAZIONE: 11.126.832 abitanti RELIGIONE: 94% musulmana, 1% credenze e culti indigeni, 5% cristiana (prevalentemente cattolica) LINGUA : francese (uff.), dialetti sudanesi, wolof FUSO ORARIO: 1 ora in meno rispetto all’Italia, 2 ore quando vige l’ora legale. VALUTA: La moneta uffciale è il franco CFA (Comunità Finanziaria Africana), si trovano banconote da 500, 1.000, 2.500, 5.000, 10.000 CFA e monete da 5, 10, 25, 50, 100, 500 CFA. Attualmente 1 € equivale a 656 CFA. Non ci sono limiti all’importazione ed all’esportazione di valuta straniera. I migliori alberghi, ristoranti e negozi accettano le carte di credito più diffuse (Visa, MasterCard, American Express). A Dakar è molto semplice cambiare i Traveller’s Chèque, mentre nelle altre località non sempre è possibile. SALUTE: Al turista italiano non è richiesta alcuna vaccinazione ma è bene consultare preventivamente il proprio medico che vi darà tutte le informazioni utili per una giusta profilassi. Si consiglia di portare con sé i farmaci di uso personale. ELETTRICITA’: La corrente elettrica è a 220 V mentre le prese di corrente sono uguali a quelle italiane; consigliamo comunque di portare al seguito un adattatore universale. CUCINA: La cucina, quella senegalese è generalmente molto buona. Tra le varie specialità regionali ricordiamo il poulet (pollo) e il poisson (pesce) yassa, marinati e cotti alla griglia; il mafé, uno stufato a base di arachidi; la tiéboudienne, riso cotto in salsa di pesce e verdure. Uno spuntino che si trova spesso è il chawarma, piatto ’importato’ dal Libano: si tratta di carne alla griglia servita con una focaccia e con insalata e salsa al sesamo. Anche la birra senegalese è buona: la Gazelle e la Flag sono le marche più note. Le bevande fredde tipiche del Senegal sono la birra aromatizzata al ginger e il famoso bisap, di color porpora, fatto con le foglie di ibisco. CULTURA: Così come molte altre tribù africane, anche il principale gruppo indigeno dei wolof ha una società estremamente stratificata, in cui il grado sociale è determinato dalla nascita. In alto nella gerarchia stanno le famiglie dei nobili e dei guerrieri, seguite dagli agricoltori, dai commercianti e dai lavoratori appartenenti alle varie caste - fabbri, artigiani della pelle e del legno, tessitori e griots. I griots rappresentano la casta inferiore, ma godono comunque di grande considerazione, in quanto spetta a loro tramandare ai posteri le tradizioni orali: generalmente, sono infatti i soli a poter narrare la storia della famiglia e del villaggio e un tempo intrattenevano le famiglie reali. Anche oggi, se sarete così fortunati da assistere a un kora, vedrete recitare un attore che quasi certamente apparterrà a una famiglia griot. Gli schiavi occupavano il gradino più basso della scala sociale e, benché la schiavitù sia stata da tempo abolita, molti loro discendenti lavorano ancora come fittavoli per gli antichi padroni. ACQUISTI: Si possono acquistare oggetti di artigianato locale con una svariata scelta tra maschere, oggetti in legno, strumenti musicali, stoffe tessute a mano con vivacissimi colori e rafinate fantasie, gioielli d’argento o d’oro con tipiche lavorazioni etniche. QUANDO PARTIRE: Il periodo migliore per viaggiare in Senegal va da novembre a marzo, quando il clima è fresco e secco nonostante il paese sia colpito dai venti harmattan, secchi e polverosi, che soffiano dal Sahara. Se avete intenzione di dedicarvi alle immersioni subacquee, le acque al largo del Senegal sono limpidissime da febbraio ad aprile. Gli appassionati di birdwatching dovrebbero visitare il paese durante la stagione delle migrazioni, da novembre ad aprile. |
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